di: Redazione | 27 Giugno 2019
“Future energy leader”: così Enel Foundation definisce i 16 studenti provenienti da otto diversi paesi africani che in questi giorni sta portando in giro per i più prestigiosi atenei italiani e per le strutture più avanzate del gruppo elettrico italiano per due settimane di alta formazione, teorica e pratica.
E a conoscerli da vicino questi 16 ragazzi e ragazze coinvolti nella seconda edizione del programma Open Africa Power c’è da credere che saranno dei leader tra qualche anno.
Il percorso di Open Africa Power ha iniziato il suo modulo finale a Milano il 24 giugno. I 16 studenti (tra loro giovani accademici, professionisti, ma anche funzionari di ministeri ed enti governativi energetici) provenienti da Kenya, Zimbabwe, Nigeria, Etiopia, Ghana, Marocco, sono stati selezionati sulla base del loro merito accademico.
Durante il programma, partecipano a sessioni formative speciali tenute dai partner accademici italiani di Enel Foundation (Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università Bocconi, la Scuola di Regolamentazione di Firenze e l’Università Internazionale di Venezia) visitando strutture elettriche all’avanguardia gestite dall’Enel.
Il primo giorno della seconda edizione dell’Open Africa Power di Enel Foundation è iniziato con una visita all’ Enel Smart Grid Lab a Milano e con una presentazione del Master in Green Management, Energy e Responsabilità sociale delle imprese (MaGER), supportata anche da Enel Foundation.
L’apertura ufficiale del modulo italiano è stata celebrata con un seminario organizzato con Africa Lab della SDA Bocconi per discutere sul ruolo della “Italia come hub internazionale di educazione per sostenere il futuro sostenibile dell’Africa” .
L’evento ha contato sull’apertura della presidente del gruppo Enel e del comitato scientifico di Enel Foundation, Patrizia Grieco, che ha sottolineato come “il tipo di risposte che l’Africa e gli africani saranno in grado di dare alle sfide che li attendono, non riguardano più solo gli africani. Ma riguardano tutti noi e il futuro di tutto il pianeta”.
Accanto alla presidente Grieco sono intervenuti anche il decano della SDA Bocconi, Giuseppe Soda, e Matteo Di Castelnuovo, direttore del nuovo Laboratorio Africa SDA Bocconi, che ha presentato il primo progetto di ricerca del Lab: uno studio congiunto con Enel Foundation sul ruolo dell’educazione per lo sviluppo sostenibile dell’Africa, nel quale sono state delineate sfide e opportunità per l’Italia.
Opportunità numerose, come ha voluto sottolineare Carlo Papa, direttore di Enel Foundation, che ha ripetutamente evidenziato come rispetto ai più consueti atenei francesi o inglesi, gli studenti africani possano trovare negli atenei italiani un’elevata offerta formativa a prezzi più competitivi.
Dopo Milano, il gruppo si è recato a Torino per un ciclo di lezioni al Politecnico di Torino e per partecipare ad un evento speciale nell’ambito della Tech Week italiana. Nei locali della Links Foundation, i 16 giovani partecipanti al programma Open Africa Power hanno presentato, ciascuno con un ‘pitch’ di tre minuti, le loro idee e i loro progetti alla comunità tecnologica italiana.
Da progetti pratici, proposte di modifiche normative, fino a prassi di efficientemente energetico, i ragazzi si sono susseguiti per un’ora suscitando ammirazione e interesse con le loro idee.
E così dalla bicicletta per dare energia ai villaggi rurali del Burkina Faso unendo il movimento umano e i pannelli fotovoltaici, ai parchi fotovoltaici galleggianti da piazzare sui bacini delle molte dighe idroelettriche dell’Etiopia, fino al riciclo di vecchie antenne paraboliche per la tv satellitare in accumulatori di energia solare o all’uso di biomasse nelle zone rurali eliminando gli scarti della produzione agricola, i giovani talenti di Open Africa Power hanno stupito la comunità tecnologica raccolta a Torino.
Tre giornate intense di lezioni concluderanno, alla Venice International University , la prima settimana di lavoro.
La seconda settimana della formazione partirà da Firenze con una sessione presso la Florence School of Regulation in cui i partecipanti riceveranno anche un debriefing del recente Forum globale della FSR .
Il gruppo avrà quindi l’opportunità unica di visitare gli impianti di generazione e distribuzione di energia elettrica del Gruppo Enel, a partire dalla centrale geotermica di Larderello, in collaborazione con studenti Master di un altro programma supportato dalla Fondazione Enel: il programma di gestione delle risorse energetiche (SAFE) . Il viaggio include anche una visita alla struttura di distribuzione di energia elettrica ad alta tecnologia di L’Aquila da e-distribuzione e visite alle centrali elettriche di Civitavecchia (generazione termica), Collarmele (Vento) e Fiume Tevere (Hydro).
Venerdì 5 luglio il programma si concluderà con un workshop presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per presentare i principali risultati della formazione e interagire con le istituzioni italiane e i rappresentanti diplomatici delle 8 nazionalità africane coinvolte.