di: Redazione | 15 Gennaio 2015
ETIOPIA – Un accordo di cooperazione culturale, relativo ai settori dell’arte della cultura ma anche dell’Architettura, è stato firmato ieri dal ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni al termine dell’incontro con il ministro degli Esteri etiope Tedros Adhanom.
Lo si apprende dai media etiopi, i quali precisano che l’accordo resterà in vigore per il periodo 2015-2019, e oltre a coprire i classici settori di cooperazione culturale chiede anche lo scambio di competenze in campo architettonico.
Gentiloni è arrivato ad Addis Abeba ieri e i suoi colloqui con Adhanom, fanno sapere fonti etiopiche, si sono concentrati su una serie di questioni bilaterali, tra cui il commercio e gli investimenti.
“Il nuovo accordo rafforzerà ulteriormente i legami già solidi [tra i due paesi] nel campo della cultura” ha detto Ministero degli Esteri dell’Etiopia in un comunicato.
“La visita del ministro degli Esteri italiano indica le forti relazioni già esistenti tra i due paesi”, ha detto Adhanom. Il quale ha poi aggiunto “crediamo che i nostri rapporti saranno rafforzati in maniera regolare”.
Sul fronte economico, il ministro etiope ha sottolineato come i legami commerciali e di investimento tra Etiopia e Italia stanno migliorando, descrivendo i progressi come “molto buoni”.
Al centro del faccia a faccia anche varie questioni di politica e sicurezza che interessano la Regione del Corno d’Africa. Adhanom ha sottolineato che l’Italia, in qualità di co-presidente dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (IGAD)’s Partners’ Forum, ha compiuto notevoli sforzi per promuovere la pace in Somalia e Sud Sudan.
Gentiloni, da parte sua, ha sottolineato come la visita ha lo scopo di rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali. Dopo aver evidenziato i crescenti legami economici tra i due paesi, Gentiloni ha salutato il ruolo “fondamentale per l’Africa orientale e il continente” dell’Etiopia.
Tra i temi toccati anche il terrorismo e il traffico di esseri umani.
Prima di tornare in Italia, Gentiloni dovrebbe incontrare funzionari della Commissione dell’Unione Africana, tra cui il capo della commissione Nkosazana Dlamini-Zuma.
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