di: Redazione | 15 Luglio 2020
Una serata evento contro i razzismi e contro le malattie di società mai così aperte ma dove allo stesso tempo mai come adesso è necessario mostrarsi uniti per andare avanti. Questo il messaggio portato quest’anno dal Roma Africa Film Festival (RAFF) che per il 2020, a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, si terrà in un’unica grande serata alla Casa del Cinema, a Villa Borghese.
La sesta edizione del Festival sarà dunque sintetizzata in un unico significativo evento, una voce alzata contro ogni forma di discriminazione e si terrà simbolicamente il 18 luglio, giornata dedicata a Nelson Mandela.
“Come il mondo si è unito per rispondere alla sfida della pandemia, allo stesso modo occorre che risponda unito a tutte le altre malattie e insidie che attraversano le nostre società” ha detto Sello Hatang, CEO della Nelson Mandela Foundation, in un video messaggio che sarà trasmesso integralmente in apertura di serata grazie alla collaborazione con l’Ambasciata del Sudafrica in Italia.
Per questa serata evento, gli organizzatori hanno deciso di prendere spunto da “I can’t breathe”, lo slogan associato al movimento statunitense Black Lives Matter, e dal tragico episodio della morte di George Floyd, il cittadino afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis lo scorso 25 maggio. Una morte ingiustificabile che ha dato il via a proteste e dimostrazioni non soltanto negli Stati Uniti ma in diverse zone del mondo.
“Lo scopo di questa serata è dare un contributo di idee e di sensibilità su questioni che vanno oltre l’Africa e il cinema africano perché hanno una valenza che riguarda ciascuno di noi, riguardano la nostra umanità, le distorsioni sociali, le strade per un mondo diverso e possibile” hanno sottolineato i promotori del Festival spiegando la scelta dei due film che saranno proiettati.
Il primo è “I am not your negro”, docufilm firmato da Raoul Peck da un romanzo di James Baldwin. Candidato ai Premi Oscar nella cinquina come Miglior Documentario 2017, raccontato interamente con le parole di James Baldwin e la voce di Samuel L. Jackson, “I am not your negro” tocca le vite e gli assassinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei Neri in America venga oggi costruita e rafforzata.
Il secondo docufilm in programma è “Crisis: Behind a Presidential Commitment”, un’opera del 1963 di Robert Drew, di recente restaurato. La storia vera parte dall’iniziativa dell’allora governatore dell’Alabama, George Wallace, di impedire a due studenti afroamericani, Vivian Malone e James Hood, di accedere alla University of Alabama e dei passi intrapresi dal presidente John F. Kennedy e dal fratello Robert Kennedy in quello che fu un confronto chiave nella battaglia per l’eguaglianza e la fine del segregazionismo negli Stati Uniti.
L’edizione 2020 del RAFF sarà ospitata il 18 luglio alla Casa del Cinema a Villa Borghese. Il RAFF è un progetto di Internationalia, Itale20, Le Réseau, Nina International, gode del sostegno della Roma Lazio Film Commission e aderisce al circuito Spazio Indie della CNA di Roma. I media partner sono Africa e Affari e Africa Rivista.