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Africa: TIM lavora alla diffusione del Made in Italy scommettendo sul continente

di: Redazione | 29 Novembre 2021

Esiste una correlazione tra diffusione della banda larga, della connettività internazionale e dei servizi IT e crescita del PIL dei paesi dell’Africa, e, con la sua posizione geografica, l’Italia – attraverso il Gruppo TIM e in particolare Sparkle, l’operatore globale della società – svolge un ruolo di rilievo per fungere da ponte di connessione tra i continenti: questa la sintesi del Rapporto “Digitalizzazione e sviluppo economico: il caso Africa, una valutazione empirica (Connecting Africa to Digitalization and Economic Growth: an Empirical Assessment)”, stilato dal Centro Studi TIM con il Patrocinio di Confindustria Assafrica & Mediterraneo e presentato lo scorso giovedì alla stampa a Roma dall’amministratore delegato di Sparkle, Elisabetta Romano.

Secondo gli autori dello studio, la banda larga ha contribuito alla crescita del PIL in Africa per un valore di circa 1,1 trilioni di dollari nel decennio conclusosi nel 2019, mentre futuri investimenti per l’ampliamento di banda e connettività internazionale nel continente potrebbero portare ulteriori benefici sui PIL pro capite dell’Africa, stimati dallo 0,42% allo 0,58% solo nei primi due o tre anni successivi alla realizzazione delle nuove infrastrutture.

“In un’era ‘affamata’ di dati – ha affermato la Romano – Sparkle è molto strategico per l’Italia e per contribuire alla diffusione del Made in Italy attraverso la connettività internazionale. Il prossimo decennio è un’opportunità per l’Italia che non dobbiamo lasciarci sfuggire”.

Sparkle, che è oggi il secondo operatore in Africa in termini di traffico Internet, è presente nel continente attraverso un’ampia rete collegata a 18 cavi internazionali, oltre a vari punti di presenza (PoPs) a Lagos (Nigeria), Casablanca (Marocco) e Gibuti e a partnership strette con operatori locali (Mtn). “Con la realizzazione del sistema di cavi sottomarini Blue e Raman [un progetto portato avanti con Google, Ndlr], che prevede diramazioni anche in Algeria, Tunisia, Libia, Eritrea e Gibuti, creeremo una nuova autostrada digitale tra l’Italia e l’India con livelli di latenza ed efficienza senza precedenti”, ha sottolineato la Ceo di Sparkle, annunciando che “la prima tratta di Blue dovrebbe essere operativa già a fine 2022”.

Per approfondire lo stato delle telecomunicazioni in Africa, leggi il nostro focus: https://www.africaeaffari.it/rivista/africa-connessa [Da Redazione InfoAfrica]

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