spot_img
0,00 EUR

Nessun prodotto nel carrello.

Africa: La cooperazione italiana punta su partenariati tra profit e non profit

di: Redazione | 28 Gennaio 2022

Solo attraverso la vaccinazione globale anche la nostra parte di mondo potrà uscire dalla pandemia: l’equità vaccinale non è questione di buoni sentimenti, ma di strategia per uscire dall’emergenza; è questo il messaggio che è emerso nel corso dell’incontro organizzato mercoledì da Fiera di Roma e Amref, “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”.

L’appuntamento, che si è tenuto alla Farnesina, ha preso spunto dai risultati dell’indagine “La narrazione sull’Africa” realizzata da Ipsos per Amref Health Africa – Italia.

A sottolineare la centralità del tema salute per la cooperazione allo sviluppo – si legge in una nota – è stata la vice ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Marina Sereni. “La pandemia – ha spiegato Sereni – ci ha allontanato dagli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, accelerando le diseguaglianze, soprattutto in Africa, che è il principale partner della cooperazione italiana allo sviluppo”. La salute, ha aggiunto la vice ministra, è una delle priorità tematiche della nostra cooperazione, perché senza salute non può esserci sviluppo: “L’Italia è stata tra i primi Paesi a scegliere la strada degli strumenti multilaterali per affrontare la pandemia, ma ciascun Paese deve fare la propria parte. Noi abbiamo fatto la nostra con 385 milioni di euro per il programma Covax facility e 45 milioni di dosi di vaccino per i Paesi a basso e medio reddito, 21 delle quali sono state destinate all’Africa”. Questo però – ha sottolineato ancora Marina Sereni – non basta per vincere la sfida della vaccinazione in un continente dove solo il 10% della popolazione ha finora ricevuto un ciclo completo di vaccini: “Come ribadito in occasione del G20, dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perché unicamente in questo modo possiamo uscire dalla pandemia. In quest’ottica – e anche per compiere azioni utili anche oltre l’emergenza pandemica attuale – dobbiamo accrescere l’approvvigionamento proseguendo gli sforzi Covax; incrementare la capacità di assorbimento e distribuzione con progetti che rafforzino i sistemi sanitari nazionali dei paesi africani; migliorare l’infrastruttura produttiva”.

Il tema salute, ha ricordato ancora la vice ministra, ritorna in tutte le emergenze umanitarie e per affrontarlo al meglio è molto importante investire su partenariati che mettano assieme profit e non profit, istituzioni e società e lavorare a una narrazione che porti “a percepire l’Africa non come il continente delle criticità, ma come quello delle opportunità. Un appuntamento come Codeway va in questa direzione”.

L’iniziativa tenuta alla Farnesina e moderata da Marina Sapia, caporedattore esteri di Rainews, è stata una delle tappe di avvicinamento a Codeway – Cooperation Development Expo, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo Sviluppo Internazionale con un focus specifico su aziende e realtà profit impegnate nel settore, in programma a Fiera Roma dal 18 al 20 maggio 2022, come ha spiegato Wladimiro Boccali, coordinatore del progetto.

Leggi il nostro focus sullo stato della cooperazione in Africa: https://www.africaeaffari.it/rivista/il-dividendo-della-cooperazione[Da Redazione InfoAfrica]© Riproduzione riservata

Articoli correlati

- Ascola la collana di podcast dell'Agenzia ICE -spot_img

Rubriche