di: Redazione | 4 Settembre 2015
ZIMBABWE – “Le relazioni commerciali e gli investimenti non sono un evento singolo, ma un processo e noi pensiamo che questo appuntamento possa essere il primo passo per consentire alle imprese italiane di conoscere meglio la realtà dello Zimbabwe, perché è solo attraverso una corretta informazione che si costruiscono solidi legami d’affari”: è quel che ha detto ad Africa e Affari il ministro dell’Industria e del Commercio, Michael Bimha, al termine del business forum svoltosi a Milano in occasione della giornata nazionale dello Zimbabwe a Expo 2015.
La giornata si era aperta ufficialmente la mattina alla presenza di Bimha e del sottosegretario italiano agli Affari esteri, Mario Giro.
“Lo Zimbabwe – ha detto Giro – sta vivendo uno stadio di vita politica che sta dimostrando un’apertura verso la comunità internazionale ed è un partner fondamentale per l’Italia, per il suo potenziale di crescita, in particolare nei settori che riguardano le infrastrutture, quello minerario, quello delle energie rinnovabile e dell’agro-business: più crescita, più commercio vuol dire anche più occupazione e questo è un vantaggio anche per noi”.
Nel pomeriggio il business forum – organizzato dal Consolato generale dello Zimbabwe a Milano – è stato l’occasione per i numerosi partecipanti alla delegazione imprenditoriale proveniente dallo Zimbabwe insieme al ministro Bimha di stringere i primi contatti con i potenziali investitori e partner italiani presenti.
L’appuntamento è stato salutato come un’occasione di primaria importanza dall’Ambasciatore d’Italia ad Harare, Enrico De Agostini, il quale ricordando come il tessuto imprenditoriale italiano sia composto soprattutto da piccole e medie imprese ha anch’egli evidenziato la necessità di rendere edotte le aziende nostrane delle opportunità esistenti in Zimbabwe e di un’informazione che sia affidabile e corretta.
Le possibilità esistenti in Zimbabwe in numerosi ambiti d’investimento – dalle infrastrutture al settore minerario, dall’agricoltura all’industria manifatturiera, dall’elettronica e l’elettrotecnica al turismo – sono state illustrate dal presidente della Confederazione delle industrie dello Zimbabwe (Czi), Busisa Moyo, che ha presentato poi agli imprenditori italiani presenti i rappresentanti delle istituzioni finanziarie, commerciali e per la promozione degli investimenti dello Zimbabwe per la creazione di una prima rete di contatti.
Ambasciatore italiano: “Grande potenziale per le imprese italiane”
“E’ un paese con un mercato potenzialmente molto grande e molto ricco, dalla superficie più grande di quella dell’Italia con 13 milioni di abitanti soltanto che però è anche la porta per i 15 paesi membri della Comunità di sviluppo dell’Africa australe (Sadc) e i 20 che compongono il Mercato comune dell’Africa orientale e australe (Comesa)”: l’Ambasciatore d’Italia ad Harare, Enrico De Agostini, evidenzia questi aspetti parlando con Africa e Affari a margine dello Zimbabwe Business Forum svoltosi ieri a Expo Milano 2015 delle opportunità esistenti nel paese dell’Africa australe.
“La presenza imprenditoriale italiana in Zimbabwe non è molto grande, ma esiste una tendenza alla crescita – prosegue De Agostini – Questa presenza risente tuttavia moltissimo dell’ignoranza che le piccole e medie imprese italiane hanno delle opportunità esistenti in Zimbabwe”.
L’Ambasciatore sottolinea come l’agricoltura sia un settore con fortissime potenzialità, così come quello minerario. Anche la rete infrastrutturale, che deve essere riabilitata e ulteriormente sviluppata., offre notevoli spazi e possibilità per le nostre imprese, la cui eccellenza viene riconosciuta sia dal settore pubblico sia quello privato in Zimbabwe.
“In concreto, cosa facciamo noi come Ambasciata? – conclude De Agostini – A parte dare informazioni a chi le richiede e creare continue occasioni di contatto tra i nostri imprenditori e quelli dello Zimbabwe, stiamo lavorando insieme all’Agenzia ICE alla creazione di una struttura, con il suo spazio fisico presso i nostri locali, dedicato alle imprese che si affacciano per la prima volta su questo mercato e che possano utilizzare per dare continuità alla loro presenza: una persona fornirà servizi alle imprese – dalla ricerca di mercato alla logistica – che vogliano approfondire le loro relazioni con lo Zimbabwe”.
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