di: Redazione | 15 Dicembre 2022
Il Mali e la Banca Mondiale hanno firmato due accordi di finanziamento del valore di 188,26 miliardi di franchi Cfa, (287 milioni di euro), per aumentare l’accesso ai servizi igienico-sanitari e idrici nella città di Bamako, incrementare la produttività agricola e rafforzare la resilienza delle famiglie che vivono in zone aride rurali. È quanto emerge da un comunicato stampa del ministero dell’Economia e delle Finanze secondo cui “questi finanziamenti riguardano il Progetto di resilienza urbana della città di Bamako (Pruba) per un importo di 256,2 milioni di euro, pari a circa e il Progetto di sviluppo agricolo delle zone aride del Mali (Pdazam) per un importo di 30,80 milioni di euro.
Secondo il documento, “il Progetto di resilienza urbana della città di Bamako (Priba) è un’operazione che mira a migliorare l’accesso al trattamento dei rifiuti urbani, ai servizi igienico-sanitari e alla fornitura di acqua potabile, ad aumentare la resilienza alle inondazioni in alcune aree vulnerabili del distretto di Bamako e di comuni limitrofi mirati e a rafforzare le capacità di gestione urbana”.
Inoltre, prosegue la dichiarazione, “saranno costruiti due impianti di trattamento dei fanghi fecali per risolvere l’attuale mancanza di un sistema igienico-sanitario adeguato a Bamako”. Questi due impianti avranno una capacità totale giornaliera di 600 metri cubi, equivalenti a 42 tonnellate di sostanza secca, a beneficio di 700.000 abitanti.
Per quanto riguarda il Progetto di sviluppo agricolo per le zone aride in Mali, la nota riferisce che “l’obiettivo è migliorare la produttività agricola e rafforzare la resilienza delle famiglie rurali che vivono nelle zone aride mirate, si tratta di un finanziamento aggiuntivo che coprirà i costi di una risposta di emergenza all’insicurezza alimentare, nonché quelli causati dalle pressioni inflazionistiche dovute in parte alla crisi in Ucraina e all’insicurezza”. “Le attività del progetto si rivolgono ai poveri e ai vulnerabili, tra cui donne, giovani e sfollati interni. Le aree di copertura del progetto sono le regioni di Kayes, Koulikoro, Segou, Mopti e altrove in caso di dichiarazione di crisi alimentare”, conclude la dichiarazione. [Da Redazione InfoAfrica]
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