di: Redazione | 26 Maggio 2023
Tre memorandum di cooperazione sono stati firmati ieri durante il Forum economico Italia-Angola svoltosi presso la sede della Confindustria Assafrica e Mediterraneo a Roma, alla presenza del presidente angolano, Joao Lourenço, accompagnato da una delegazione di alto livello.
Il primo accordo è stato firmato tra la Cassa dei depositi e prestiti (Cdp) e il ministero delle Finanze angolano; il secondo tra la Leonardo e il ministero angolano dei Trasporti e il terzo, tra l’agenzia Ice e l’Aipex, ovvero i due enti per la promozione degli investimenti esteri.
Maurizio Forte, direttore dell’ufficio di coordinamento della promozione del Made in Italy di Ice, ha ricordato che l’Italia è il 15° fornitore dell’Angola e il sesto mercato di destinazione, terzo fornitore in Europa. L’Ice ha un ufficio proprio a Luanda, guidato da Elisabetta Merlino. L’accordo con l’Aipex consentirà di facilitare gli scambi di informazione, organizzare manifestazioni, visite reciproche, o ancora, fare formazione.
Lello Francisco, direttore dell’Aipex, gli ha fatto eco sottolineando che il memorandum appena firmato darà un nuovo input alle relazioni Italia-Angola e darà vita a nuovi partenariati. “La capacità italiana in Angola può crescere. Vogliamo avere nuove imprese, e sostenere quelle già esistenti”, ha detto Francisco.
Ieri, in apertura del Forum, il presidente Lourenço, ha presentato le opportunità di business esistenti per le imprese italiane in Angola. “Dobbiamo creare dialogo tra imprenditori dei due Paesi, aumentare la partecipazione delle imprese italiane. L’Italia è una delle maggiori economie al mondo, uno dei principali partner dell’Angola” ha sottolineato, citando in particolare l’Eni per il settore idrocarburi, ma ricordando la politica di diversificazione dell’economia in atto.
“L’Italia, è un grande produttore di alimenti, pertanto, considerando il nostro interesse ad aumentare le nostre capacità nell’agribusiness e nella filiera ittica, dobbiamo incentivare il partenariato nel processamento alimentare. Esso darà beneficio all’Angola tenendo conto del prestigio e delle competenze italiane riconosciute al livello internazionale”, ha detto il capo dello Stato.
Il presidente ha anche citato opportunità di sviluppo nel turismo, portate dal grande potenziale costiero e naturalistico dei parchi, nel tessile, l’abbigliamento e nel calzaturiero. “Contiamo anche su investimenti privati per la crescente industria del granito e del marmo”, ha continuato, citando poi il grande patrimonio forestale dell’Angola e degli sbocchi sulla filiera del legno.
Il presidente angolano non ha omesso di ricordare gli input italiani nel recupero e la modernizzazione delle infrastrutture, in particolare quelle sanitarie. “Siamo un grande importatore di medicinali, da qui il nostro interesse per la produzione in loco di prodotti farmaceutici”, ha aggiunto.
L’Angola e il suo mercato da 33 milioni di consumatori rimane quindi aperto agli investimenti italiani in tutte le aree e “auspica partenariati in un clima di amicizia. In un ambiente favorevole per gli investimenti. Chiediamo agli imprenditori di vedere l’Angola come grande occasione di business.
Il presidente angolano, accompagnato da una delegazione ministeriale e di aziende angolane come il gruppo Carrinho, era impegnato da mercoledì nella sua prima vera e propria visita di Stato in Italia. [Da Redazione InfoAfrica]
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