di: Redazione | 14 Luglio 2016
Il governo di Kampala si prepara a rinviare la firma dell’accordo di partenariato economico (APE/EPA) tra la Comunità dell’Africa Orientale (EAC) e l’Unione Europea, dopo l’annuncio che la Tanzania ha deciso di non siglare l’intesa commerciale.
Lo si apprende dai media locali, che ricordano come la firma dell’APE tra UE ed EAC sia programmata per il 18 luglio in occasione di una vertice della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) a Nairobi.
A esprimere perplessità sull’opportunità che l’Ugand firmi l’accordo commerciale è stato il segretario permanente del ministero del Commercio, Julius Onen, secondo il quale se un qualsiasi Paese membro dell’EAC diventa restio a firmare l’accordo non ci può essere nessun accordo fino a quando non ci sarà una posizione comune.
“Siamo a conoscenza delle riserve della Tanzania- ha detto Onen – Al momento ci stiamo consultando con gli altri Paesi dell’EAC: non siamo disposti a disintegrare il nostro processo di integrazione regionale e preferiamo firmare tutti insieme in un’unica volta, anche se questo significa rimandare la firma”.
Qualora la firma dell’accordo commerciale con l’UE dovesse saltare, i prodotti provenienti dai Paesi dell’EAC perderebbero l’accesso preferenziale ai mercati europei e viceversa. [MV]
Lo si apprende dai media locali, che ricordano come la firma dell’APE tra UE ed EAC sia programmata per il 18 luglio in occasione di una vertice della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) a Nairobi.
A esprimere perplessità sull’opportunità che l’Ugand firmi l’accordo commerciale è stato il segretario permanente del ministero del Commercio, Julius Onen, secondo il quale se un qualsiasi Paese membro dell’EAC diventa restio a firmare l’accordo non ci può essere nessun accordo fino a quando non ci sarà una posizione comune.
“Siamo a conoscenza delle riserve della Tanzania- ha detto Onen – Al momento ci stiamo consultando con gli altri Paesi dell’EAC: non siamo disposti a disintegrare il nostro processo di integrazione regionale e preferiamo firmare tutti insieme in un’unica volta, anche se questo significa rimandare la firma”.
Qualora la firma dell’accordo commerciale con l’UE dovesse saltare, i prodotti provenienti dai Paesi dell’EAC perderebbero l’accesso preferenziale ai mercati europei e viceversa. [MV]
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