di: Redazione | 13 Ottobre 2016
La Ferrovie della Rift Valley (RVR), società che gestisce la linea a scartamento metrico tra Mombasa e Nairobi, ha annunciato che aprirà la tratta anche ad aziende di trasporto esterne che possiedono proprio materiale rotabile.
Lo si apprende attraverso i media locali, che sottolineano come questa sia la prima volte che società private (esclusa la società del settore estrattivo Magadi Soda, di proprietà del gruppo indiano Tata) potranno operare autonomamente sulla linea ferroviaria che da circa un secolo collega la città portuale di Mombasa con la capitale keniana.
“Abbiamo deciso di aprire la linea alle aziende private del settore della logistica per promuovere i trasporti su ferro e ridurre la congestione del traffico stradale”, ha detto l’amministratore delegato della RVR, Isaiah Okoth.
Secondo quel che viene riportato dai media, la decisione di aprire i trasporti ferroviari anche ai privati è legata soprattutto alla strategia del gruppo che opera la linea di voler ridurre gli investimenti di capitale e incrementare il giro d’affari.
“L’apertura ai privati consentirà di tornare a fare profitti entro giugno del prossimo anno”, ha aggiunto Okoth ricordando che i costi di gestione della ferrovia sono eccessivamente alti soprattutto a causa dei costi di manutenzione.
In base ai termini della concessione assegnata alla RVR dal governo keniano, la RVR deve pagare l’11% dei propri ricavi alle casse dello Stato. [MV]
Lo si apprende attraverso i media locali, che sottolineano come questa sia la prima volte che società private (esclusa la società del settore estrattivo Magadi Soda, di proprietà del gruppo indiano Tata) potranno operare autonomamente sulla linea ferroviaria che da circa un secolo collega la città portuale di Mombasa con la capitale keniana.
“Abbiamo deciso di aprire la linea alle aziende private del settore della logistica per promuovere i trasporti su ferro e ridurre la congestione del traffico stradale”, ha detto l’amministratore delegato della RVR, Isaiah Okoth.
Secondo quel che viene riportato dai media, la decisione di aprire i trasporti ferroviari anche ai privati è legata soprattutto alla strategia del gruppo che opera la linea di voler ridurre gli investimenti di capitale e incrementare il giro d’affari.
“L’apertura ai privati consentirà di tornare a fare profitti entro giugno del prossimo anno”, ha aggiunto Okoth ricordando che i costi di gestione della ferrovia sono eccessivamente alti soprattutto a causa dei costi di manutenzione.
In base ai termini della concessione assegnata alla RVR dal governo keniano, la RVR deve pagare l’11% dei propri ricavi alle casse dello Stato. [MV]
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