di: Redazione | 28 Ottobre 2016
L’Unione Europea resta il principale partner commerciale della Tanzania, con un volume d’affari che ha raggiunto nel 2015 due miliardi di dollari. Il dato emerge dal rapporto intitolato “L’investimento europeo in Tanzania: come l’investimento europeo contribuisce all’industrializzazione e allo sviluppo della Tanzania nel 2016” presentato a Dar es Salaam dall’ambasciatore Roeland van de Geer, capo della delegazione UE in Tanzania e nella Comunità dell’Africa Orientale (EAC).
Dal rapporto si apprende anche che le aziende europee hanno contribuito al 68% degli investimenti diretti esteri in Tanzania e che le aziende europee hanno costituito il maggiore contribuente fiscale nel 2014, con circa 1,1 miliardi di tasse versate, equivalenti al 25% dell’importo totale pagato dai grandi contribuenti. “Il dato dimostra che oltre 1000 aziende e contribuenti europei, sia di grandi multinazionali che di piccole attività, come quelle turistiche, hanno giocato un ruolo significativo nello sviluppo dell’economia tanzaniana” ha sottolineato Van de Geer.
Il rapporto – ha precisato l’esponente europeo – conferma inoltre l’impegno dell’UE a continuare a collaborare con la Tanzania e a rafforzare i legami con il Paese e con l’intera regione dell’Africa Orientale. I principali settori d’attività per le aziende europee in Tanzania sono l’energia, il turismo, i trasporti, la finanza, l’Oil&Gas, l’agricoltura, l’industria mineraria, il commercio, le Tic, il manifatturiero e le costruzioni. “Il settore privato è rappresentato in quasi tutti i settori dell’economia tanzaniana, con un impatto fondamentale sulla creazione di reddito e di posti di lavoro” ha precisato Van de Geer. [CC]© Riproduzione riservata
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