di: Redazione | 14 Novembre 2016
Un progetto di successo in Tanzania da replicare anche a Beira, in Mozambico. Si chiama ‘AfricHand Project’ ed è il progetto dedicato alla filiera del latte che vede protagonisti e insieme il Cefa di Bologna, il Consorzio associazioni Mozambico, la Granarolo, la Regione Emilia Romagna, Cooperando, Aia, l’Alleanza delle cooperative e FederUnacoma.
Presentato lo scorso venerdì a Bologna, in occasione dell’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio (Eima), il progetto parte dall’esperienza maturata da Cefa e Granarolo in Tanzania per creare una filiera del latte – dalle coltivazioni per il foraggio agli allevamenti, fino alla raccolta, pastorizzazione e commercializzazione di latte, yogurt e formaggi – per aiutare le famiglie contadine locali, le più toccate dal recente conflitto civile e le più fragili dal punto di vista socio-economico, a uscire dalla povertà.
“Granarolo è una grande cooperativa – ha ricordato il suo presidente Giampiero Calzolari – e la solidarietà è un fattore di costante attenzione che ci spinge a fare impresa con attenzione all’etica. Ci siamo chiesti: come possiamo renderci utili? Allora abbiamo messo a disposizione 70 anni di esperienza, 70 anni nel corso dei quali abbiamo operato per aiutare allevatori e contadini a diventare padroni della propria vita e della propria dignità”. [MS]
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