di: Redazione | 24 Febbraio 2017
E’ presente anche una considerevole rappresentanza del meccanotessile italiano alla fiera plurisettoriale Addis Chamber International Trade Fair (Acitf), iniziata ieri ad Addis Abeba e che proseguirà fino al 1° marzo 2017.
L’Etiopia rappresenta uno degli hub produttivi emergenti per il tessile e abbigliamento mondiale. Manodopera a basso costo, accordi di libero scambio con i principali mercati occidentali, un’economia in costante sviluppo, hanno reso il Paese dell’Africa subsahariana la destinazione privilegiata per la produzione di abbigliamento da parte dei maggiori retailer del settore.
Dato il necessario miglioramento tecnologico richiesto, la domanda di macchinario tessile cresce di conseguenza, sostenuta dai programmi di incentivazione per attirare capitali esteri messi in campo dalle autorità governative.
Per questo, alla 21esima edizione della fiera plurisettoriale Acitf, nel padiglione italiano organizzato da ICE-Agenzia, sono molti i costruttori italiani portati da Acimit, l’Associazione dei costruttori dei macchinari tessili, tra i quali Carù, Corino, Fadis, Ferraro, Itema, Marzoli, Mei, Reggiani, Roj, Salvadè, Savio, Sicam, Simet.
La folta rappresentanza di Acimit evidenzia meglio di qualsiasi altro dato l’interesse e la fiducia che le aziende del settore ripongono nell’Etiopia e nella capacità del Paese di sviluppare il proprio settore nel prossimo futuro. “Le nostre esportazioni sono cresciute in modo significativo negli ultimi 5 anni, sebbene il loro valore sia ancora modesto (4,4 milioni di euro nel 2015)” ha detto, confermando l’interesse nel mercato etiopico, la presidente di Acimit, Raffaella Carabelli.
Nei primi nove mesi del 2016 l’Italia figura al terzo posto, dietro a Cina e Turchia, per vendite di macchine tessili nel mercato etiopico. “Sicuramente – commenta Carabelli – la qualità delle nostre macchine è superiore a quella dei concorrenti che attualmente operano su questo mercato. Puntiamo a far conoscere meglio la qualità della nostra tecnologia attraverso momenti di incontro come Acitf, ma anche attraverso missioni istituzionali svolte negli anni passati grazie al supporto di Mise e ICE-Agenzia”.
Per rafforzare ulteriormente la presenza italiana in Etiopia, Acimit ha siglato nel 2015 con l’Ethiopian Textile Industry Development Institute un memorandum per la realizzazione di un centro tecnologico per la formazione sulle macchine tessili in grado di contribuire a formare i futuri operatori tessili locali. Acimit rappresenta un settore industriale che comprende circa 300 aziende (che impiegano circa 12.000 persone) e che produce macchinari per un valore complessivo di circa 2,6 miliardi di euro, di cui l’86% viene esportato. Creatività, tecnologia sostenibile, affidabilità e qualità sono le caratteristiche che hanno reso le macchine tessili italiane leader in tutto il mondo.
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