di: Redazione | 24 Luglio 2017
La 41° edizione della Fiera internazionale del commercio di Dar es-Salaam nota come Saba Saba e svoltasi tra il 28 giugno e l’8 luglio scorsi, ha visto la partecipazione di una cospicua delegazione di aziende italiane, interessate a insediarsi in un mercato estremamente promettente. Tra queste, Big On Dry, azienda specializzata in impianti di essiccazione e trattamento del legno con sede a Cartigliano in provincia di Vicenza.
“Non solo la Tanzania è un paese in crescita ma il caso ha anche voluto che avevamo già avviato un progetto con un operatore locale, incontrato nell’ambito di un’altra fiera a Dubai”, spiega Diego Volpato del dipartimento delle vendite di Big On Dry che InfoAfrica ha contattato prima della sua partenza per il paese dell’Africa orientale.
E l’Africa, questa azienda la conosce bene, considerando che Big On Dry opera già nelle aree centrale del continente – in Repubblica del Congo, in Camerun, in Gabon e in Repubblica Democratica del Congo – e occidentale – in Costa d’Avorio, in Ghana e tra poco in Nigeria – del continente.
“Siamo anche in attesa di risposte per progetti in Etiopia”, prosegue il responsabile delle vendite intervistato da InfoAfrica.
Le delegazioni coordinate dall’Agenzia ICE in Africa rappresentano sempre una fonte di opportunità per le aziende italiane per espandere le proprie attività in nuove aree del continente.
“Con ICE abbiamo partecipato ad altri eventi in Etiopia e in Angola. E’ un’ottima risorse da un punto di vista organizzativo, anche se per ora le nostre prospettive sono ferme in Angola a causa dei problemi di liquidità legati al crollo del prezzo del petrolio”, lamenta Volpato, mentre Luanda deve fare i conti con la sua estrema dipendenza dalle esportazioni di materie prime.
“Il pacchetto proposto dall’Agenzia ICE per la Fiera di Saba Saba costa relativamente poco ed è l’occasione per noi per consolidare la nostra rappresentanza in loco, forti del contatto che abbiamo già instaurato nel paese, e magari stabilire nuove relazioni commerciali in Tanzania”, puntualizza il rappresentante di Big On Dry, diventata punto di riferimento nel mercato globale del trattamento del legno, con centinaia di impianti installati in oltre trentacinque paesi nel mondo.
La necessità di espandersi è anche dettata dalla congiuntura italiana. “Ormai, il mercato interno rappresenta una fetta meno importante del nostro fatturato, a differenza dell’export – conclude Volpato – Per questo motivo siamo in cerca costante di nuovi orizzonti di opportunità”.
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