di: Redazione | 5 Luglio 2021
Circa 600 milioni di persone in 24 Paesi africani vivono ancora senza elettricità mentre 900 milioni non hanno accesso al combustibile pulito per cucinare.
Lo si apprende dall’ultimo rapporto della Commissione economica per l’Africa delle Nazioni Unite (Uneca) intitolato “Prezzi dell’energia in Africa: transizione all’energia pulita per l’industrializzazione dell’Africa”, e realizzato, appunto, in 24 dei 54 Paesi del continente. La presentazione, fatta durante una riunione ministeriale virtuale nei giorni scorsi, ha messo in evidenza che in Africa il numero di persone senza accesso all’elettricità non diminuisce, nonostante gli sforzi di vari attori del settore, soprattutto a causa della forte crescita demografica.
La segretaria esecutiva della Commissione, Vera Songwe, ha rivelato che “i tassi di accesso all’elettricità in ventiquattro paesi sono inferiori al 50%”. Dati che potrebbero influenzare il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 (Sdg7) delle Nazioni Unite.
Il rapporto rivela che sono necessari circa 40 miliardi di dollari di investimenti all’anno per soddisfare il fabbisogno energetico del continente.
Inoltre, lo studio precisa che l’Africa dipende principalmente dai combustibili fossili e dalla biomassa. Il continente, con le sue risorse rinnovabili e non, potrebbe diversificare il suo approvvigionamento energetico primario. È importante “diversificare la fornitura di elettricità e passare a moderne fonti di energia rinnovabile”, ha affermato Anthony Monganeli Mehlwana, responsabile degli affari economici di Uneca.
Il rapporto cita Liberia, Malawi, Repubblica Centrafricana, Burundi e Sud Sudan come aventi accesso stagnante o invertito all’elettricità. Paesi come Nigeria, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia hanno le maggiori lacune nell’accesso all’elettricità. [Da Redazione InfoAfrica] © Riproduzione riservata