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Africa Occidentale: le armi fanno male all'economia, uno studio

di: Redazione | 5 Giugno 2014

AFRICA – L’impatto della proliferazione delle armi piccole e leggere all’interno della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS/CEDEAO) è l’obiettivo di una ricerca pubblicata dall’archivio disarmo e firmata da Jacopo Raddusa. Nella ricerca sono stati presi in considerazione articoli di riviste specializzate e di quotidiani, interviste e report effettuate da istituti di ricerca (SIPRI, IISS) ed organizzazioni

internazionali (Nazioni Unite, Banca Mondiale, UNHCR). Nella ricerca risalta evidente come i paesi meno interessati da conflitti e con una circolazione di armi leggere ridotta siano anche ni paesi più sviluppati e interessanti da un punto di vista economico .

La ricerca è pubblicata insieme a un secondo lavoro, firmato da Vincenzo Gallo, è dedicato al Ciad, al ruolo che questo paese sta giocando nella regione del Sahel e agli stretti legami con la Francia. Negli ultimi dieci anni il Ciad – si legge – ha cercato di emergere come attore regionale decisivo nella soluzione delle crisi del Sahel sia sul piano militare  sia su quello politico. Un periodo conciso con l’entrata in produzione dei giacimenti petroliferi  che hanno generato introiti per miliardi di dollari per le casse statali.

Per visionare il rapporto completo pubblicato da Archivio Disarmo, istituto di ricerca con base a Roma, clicca qui.

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