di: Redazione | 26 Marzo 2015
SUDAFRICA – I cali nella produzione di elettricità e le difficoltà nell’erogazione dell’energia in Sud Africa costano all’economia tra 1,7 miliardi e 6,8 miliardi di dollari ogni mese.
A sostenerlo è una presentazione da parte del servizio delle imprese pubbliche effettuata ieri di fronte al Parlamento sudafricano.
“Eliminazione del carico tra le fasi 1 e 3 costa all’economia tutta tra 20 miliardi di rand (1,69 miliardi dollari) a 80 miliardi di rand al mese” precisa la presentazione.
Un lieve miglioramento della situazione, ha spiegato un ministro del governo intervenendo ieri al dibattito, dovrebbe arrivare già alla fine dell’Estate quando dovrebbe entrare in produzione la nuova centrale elettrica a carbone realizzata dall’azienda energetica sudafricana Eskom a Medupi, che ha un potenziale per generare 800 megawatt di energia elettrica.
Medupi, la cui capacità totale installata è prevista per 4.764 MW una volta a regime completo, sarebbe la prima centrale elettrica che il Sudafrica ha costruito in 20 anni.
Per far fronte ai continui cali energetici, il governo sudafricano ha lanciato un programma di diversificazione delle fonti che prevede il ricorso a fonti fossili e rinnovabili.
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