di: Redazione | 29 Novembre 2016
Il Banco nazionale angolano (BNA) chiede appoggio alle banche centrali di Italia e Regno Unito nella regolamentazione e supervisione bancaria.
L’informazione è stata divulgata dall’agenzia di stampa Lusa al termine della visita in Italia e Regno Unito di una delegazione del BNA e di alcuni istituti di credito angolani guidata dal governatore Valter Filipe.
“L’obiettivo è rafforzare le relazioni di cooperazione con i sistemi finanziari italiani e britannici, ma anche con banche corrispondenti per la facilitare l’ingresso di liquidità attraverso operazioni di finanziamento alle banche commerciali e alle imprese angolane”, ha comunicato l’istituto.
A causa di accordi internazionali interrotti con banche straniere a seguito di violazioni di norme internazionali da parte di istituti di credito angolani, molte banche locali devono far riferimento al Banco centrale per acquistare divise straniere. Un anno fa la Federal Reserve americana ha deciso di sospendere la vendita di dollari a banche con sede in Angola. A controllare il processo tecnico da vicino sara il Portogallo che farà le veci della Banca Centrale Europea (BCE) che non riconosce il Banco nazionale angolano come supervisore. “Il nostro obiettivo è far parte come la BCE della lista degli istituti di supervisione bancaria e per questo lavoriamo insieme al Banco de Portugal affinché l’Angola possa entrarne a far parte il prima possibile” ha affermato il governatore Valter Filipe.
Molti istituti di credito europei a causa del mancato riconoscimento da parte della BCE del BNA come ente supervisore non hanno relazioni con l’Angola complicando l’accesso alle divise straniere. Nel tentativo di migliorare l’immagine degli istituti angolani oltre al Portogallo avrà un ruolo cruciale il Sudafrica che agirà sulla formazione di nuove leve. [LS]
L’informazione è stata divulgata dall’agenzia di stampa Lusa al termine della visita in Italia e Regno Unito di una delegazione del BNA e di alcuni istituti di credito angolani guidata dal governatore Valter Filipe.
“L’obiettivo è rafforzare le relazioni di cooperazione con i sistemi finanziari italiani e britannici, ma anche con banche corrispondenti per la facilitare l’ingresso di liquidità attraverso operazioni di finanziamento alle banche commerciali e alle imprese angolane”, ha comunicato l’istituto.
A causa di accordi internazionali interrotti con banche straniere a seguito di violazioni di norme internazionali da parte di istituti di credito angolani, molte banche locali devono far riferimento al Banco centrale per acquistare divise straniere. Un anno fa la Federal Reserve americana ha deciso di sospendere la vendita di dollari a banche con sede in Angola. A controllare il processo tecnico da vicino sara il Portogallo che farà le veci della Banca Centrale Europea (BCE) che non riconosce il Banco nazionale angolano come supervisore. “Il nostro obiettivo è far parte come la BCE della lista degli istituti di supervisione bancaria e per questo lavoriamo insieme al Banco de Portugal affinché l’Angola possa entrarne a far parte il prima possibile” ha affermato il governatore Valter Filipe.
Molti istituti di credito europei a causa del mancato riconoscimento da parte della BCE del BNA come ente supervisore non hanno relazioni con l’Angola complicando l’accesso alle divise straniere. Nel tentativo di migliorare l’immagine degli istituti angolani oltre al Portogallo avrà un ruolo cruciale il Sudafrica che agirà sulla formazione di nuove leve. [LS]