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Angola: ICE guida aziende italiane in Fiera, adesioni in scadenza

di: Redazione | 20 Aprile 2018

ANGOLA – E’ domani il termine ultimo per presentare la propria adesione alla trentaquattresima edizione della FILDA, il principale appuntamento fieristico multisettoriale dell’Angola, per le aziende che intendono partecipare alla collettiva italiana organizzata da ICE-Agenzia.
La FILDA 2018 si terrà nella ZEE – Zona Económica Especial dal 10 al 14 luglio 2018.
Il pacchetto realizzato da ICE per le aziende che intendessero partecipare alla collettiva prevede una quota di partecipazione di 600,00 euro per un modulo di 9mq  e servizi connessi ( vedi dettagli offerta ICE seguendo il link al termine della notizia).
Le adesioni scadono domani 21 aprile salvo proroghe fino ad esaurimento spazio.
In una circolare ICE spiega i motivi per i quali vale la pena partecipare al principale appuntamento fieristico angolano, sottolineando come “dopo due anni di rallentamento, l’economia angolana sta vivendo una fase di ripresa accompagnata dalla rinnovata volontà, del nuovo Governo , di diversificare la struttura produttiva, riducendo la dipendenza dalle esportazioni di petrolio e diamanti”.
I piani angolani di investimento pubblico e privato favoriscono la produzione e la trasformazione di prodotti agro-zootecnici e ittici, legname, minerali e metalli, prodotti lapidei, nonché lo sviluppo delle infrastrutture ambientali (energia, acqua, rifiuti), sanitarie e turistico-alberghiere.
Ecco perché i settori più interessanti sono quelli dei macchinari agro-zootecnici e di trasformazione alimentare, nautica da diporto e professionale, tecnologie di stampa, confezionamento e imballaggio, macchinari per la lavorazione legno/metalli/plastica/vetro/marmo, Attrezzature e impianti per produzione e distribuzione energia e trattamento acque e rifiuti, macchinari elettro-medicali e presidi sanitari, Attrezzature e prodotti per collettività (ospedali, alberghi, ristoranti, bar).
Per approfondire:

Il corso del greggio sui mercati internazionali ha affossato tutte quelle economie eccessivamente legate allo sfruttamento di questa risorsa, e l’Angola non ha fatto eccezione. Tuttavia, i nuovi scenari possono aprire anche nuove opportunità.

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