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Ciad-Camerun: quasi 180 milioni di fondi europei per corridoio stradale

di: Redazione | 31 Marzo 2023

Un’operazione di finanziamento da 176,2 milioni di euro per riabilitare il corridoio stradale tra il Ciad e Camerun è oggetto dell’accordo raggiunto tra il ministero della Pianificazione Economica e dei Partenariati Internazionali della Repubblica del Ciad, il suo ministero delle Infrastrutture e dello Sviluppo Regionale, l’Unione Europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei)

La Bei è il principale finanziatore del progetto, con 141,2 milioni di euro. L’Ue fornisce una sovvenzione da 35 milioni di euro.

Questo progetto fa parte del piano di sviluppo nazionale 2022-2026 del Ciad, in particolare in termini di sviluppo di un’economia diversificata e competitiva e della necessità di aprire le aree di produzione rurale. Il progetto è inoltre in linea con la strategia Eu Global Gateway per promuovere l’implementazione di infrastrutture affidabili e sostenibili a beneficio del pubblico in generale.

La riabilitazione di questo corridoio stradale faciliterà la mobilità di persone e merci tra il Ciad e il Camerun e migliorerà l’accesso ai servizi amministrativi, sociali ed economici per le persone che vivono lungo questa arteria.

Gli impatti economici previsti sono tanto più importanti grazie al fatto che esiste un accesso diretto al porto di Douala.

Una volta riabilitato, questo corridoio stradale contribuirà alla mobilità di quasi 7 milioni di persone nel paese e aprirà un’intera regione in Ciad, secondo i firmatari dell’accordo finanziario.

La modernizzazione di questo corridoio stradale lungo quasi 600 km tra N’Djamena e Douala in Camerun è in linea con gli obiettivi del Programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa al fine di promuovere lo sviluppo socioeconomico e ridurre la povertà in Africa migliorando l’accesso all’integrazione regionale e continentale reti infrastrutturali e servizi.

Questo progetto è inoltre in linea con gli impegni della Bei per gli obiettivi dell’Alleanza del Sahel, in particolare per quanto riguarda la prima e la seconda priorità per sostenere lo sviluppo rurale e migliorare il decentramento e l’accesso ai servizi di base.

Dall’inizio delle sue operazioni, a metà degli anni ’70, la Bei ha sostenuto la Repubblica del Ciad. Ha investito quasi 260 milioni di euro nei settori bancario, energetico e dei trasporti e a sostegno del settore privato tramite microprestiti. [da Redazione InfoAfrica]

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Leggi il nostro focus sulle potenzialità legate allo sviluppo delle infrastrutture in Africa: https://www.africaeaffari.it/rivista/il-nodo-delle-infrastrutture

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