di: Redazione | 19 Dicembre 2014
La pasta in Etiopia è già una realtà. Basta entrare in un qualsiasi supermercato di Addis Abeba per ritrovarsi in un’intera corsia interamente dedicata alla pasta, in ogni suo formato, e imbattersi in produttori italiani importati e molti produttori locali. La varietà dell’offerta dei supermercati – così come le voci relative a piatti a base di pasta o dove la pasta viene presentata come accompagnamento che si ritrovano nei menù di ogni ristorante, pub della capitale etiope – è la dimostrazione di come la pasta sia in Etiopia un piatto comune nella dieta delle persone e non un esotico prodotto proveniente dall’estero.
I lavori sono stati aperti, oltre che da un discorso inaugurale dell’Ambasciatore Giuseppe Mistretta, dagli interventi dello Vice Ministro etiopico dell’Industria, Mebratu Meles, e del Vice Direttore dell’ufficio regionale del Ministero dell’Agricoltura per la regione Oromia, Abebe Diriba, i quali hanno elogiato il progetto della Cooperazione italiana oggetto del convegno, proponendolo, grazie ai notevolissimi risultati raggiunti, come modello per lo sviluppo della produzione e commercializzazione del grano duro in altre aree dell’Etiopia.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Mistretta si e’ soffermato sull’approccio innovativo seguito dalla Cooperazione italiana per questo progetto: focus sull’intero percorso, dagli input per la produzione agricola all’industria di trasformazione, e attenzione non solo alla qualita’ e quantita’ del prodotto, ma anche alle esigenze di unificazione e rafforzamento delle cooperative degli agricoltori. Inoltre, ha illustrato gli obiettivi dell’evento, cioe’ mettere intorno allo stesso tavolo gli agricoltori e le industrie etiopiche, nonche’ i produttori italiani dei macchinari e delle altre tecnologie di settore.
Durante la prima sessione, dedicata al progetto della Cooperazione Italiana e alla filiera del grano in Etiopia, ad una presentazione sull’iniziativa del coordinatore IAO del progetto Tiberio Chiari sono seguite le presentazioni di esperti etiopici appartenenti ad istituzioni governative, istituti di ricerca ed organizzazioni non governative (tra cui la Alliance for a Green Revolution in Africa e la Ethiopia Agricultural Transformation Agency) sulla duplice valenza del grano duro come alimento dall’alto valore nutritivo la cui domanda interna e’ in forte crescita, e di commodity di cui l’Etiopia e’ per ora importatore netto.
La seconda sessione ha riguardato da vicino l’industria trasformatrice del grano duro e tra gli altri vi hanno preso parte esponenti di alcune imprese italiane e straniere produttrici di macchinari per la lavorazione della pasta (Anselmo, Ocrim, Perten Instruments e Tecalit) che hanno sottolineato l’interesse a costruire partnership con gli attori dell’industria trasformatrice etiopica.
Alle tre sessioni e’ seguita una tavola rotonda tra esponenti di associazioni di settore e imprese etiopiche produttrici di pasta.
L’ultima giornata e’ stata invece dedicata alla celebrazione della pasta come prodotto gastronomico tramite un “cooking show” in cui alcuni dei principali ristoratori italiani ad Addis Abeba si sono esibiti in dimostrazioni culinarie e successive degustazioni a beneficio di tutti i partecipanti all’evento.
A margine della Fiera, l’Ambasciatore Mistretta ha ospitato presso la sua Residenza un evento conviviale cui hanno partecipato circa 130 operatori etiopici e italiani del settore molitorio e della pasta. Il menu, predisposto da Chef italiani attivi ad Addis Abeba, ha condotto i partecipanti in un viaggio all’interno della storia e della geografia del grano duro nella cucina italiana.
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