di: Redazione | 22 Novembre 2023
La Società finanziaria internazionale (Ifc) del gruppo della Banca mondiale ha reso noto di voler investire una cifra pari a 210 milioni di dollari in un progetto del gruppo energetico italiano Eni per produrre oli vegetali in Kenya da esportare nelle sue bioraffinerie in Italia.
Secondo le informazioni rese note, l’investimento sotto forma di prestito senior sosterrà i requisiti di capitale della sussidiaria di Eni in Kenya per la costruzione e la gestione di impianti di trasformazione agricola nel Paese dell’Africa orientale.
Si prevede che il progetto costerà almeno 213 milioni di dollari, con il braccio di prestito del settore privato della Banca Mondiale che promette di aiutare a mobilitare ulteriori 75 milioni di dollari da altri finanziatori.
In Kenya, Eni ha avviato un progetto di biocarburanti che prevede l’impegno contrattuale di agricoltori e aggregatori terzi per la fornitura di semi oleosi (materia prima) agli impianti di trasformazione agricola di proprietà di Eni nelle contee di Makueni e Kwale. È prevista anche la costruzione di un terzo impianto di trasformazione agricola di Eni Kenya nella contea di Nakuru e di un quarto in una località ancora da definire.
L’azienda svilupperà e supervisionerà le catene di approvvigionamento per gli agri-hub, compresi 200.000 ettari di produzione di semi oleosi, e raggiungerà oltre 200.000 piccoli agricoltori attraverso aggregatori contrattuali.
“I biocarburanti saranno certificati dalla International Sustainability and Carbon Certification come biocarburanti avanzati, essendo prodotti da materie prime a “basso cambiamento indiretto di destinazione d’uso” che non competono con la produzione alimentare perché questi semi oleosi non commestibili, come il ricino e il croton, vengono coltivati su terreni degradati terreni non adatti alla produzione alimentare e/o coltivati in rotazione/consociazione con colture alimentari”, ha affermato l’Ifc.
[Da Redazione InfoAfrica]
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