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Kenya: le riforme fanno bene alle esportazioni di caffè

di: Redazione | 21 Novembre 2023

Le esportazioni di caffè del Kenya hanno mantenuto una tendenza al rialzo nel terzo trimestre (Q3), con un aumento del volume delle spedizioni del 17,5% che ha incrementato i guadagni rispetto all’analogo periodo del 2022. Lo ha dichiarato la Banca Centrale in un nuovo rapporto economico.

Il Kenya ha esportato 14.372 tonnellate di caffè per un valore di 10 miliardi di scellini (circa 65,64 milioni di dollari) durante il periodo, con un aumento rispetto alle 12.236 tonnellate per un valore di 59 milioni di dollari in un periodo simile nel 2022, secondo la banca centrale.

Nei tre mesi in esame, una tonnellata di caffè keniano è stata venduta a una media di 4,571 dollari al chilo, in calo rispetto ai 4,903 dollari dell’analogo periodo del 2022.

L’aumento delle spedizioni e dei guadagni del settore è avvenuto in seguito alle riforme istituite dal governo keniano, che ha visto i coltivatori ottenere prestiti a prezzi accessibili dal Coffee Cherry Fund, un fondo da 26 milioni di dollari, per incrementare la produzione.

Il presidente William Ruto ha dichiarato il 9 novembre, durante il suo discorso sullo stato della nazione, che queste riforme raddoppieranno la produzione di caffè dalle attuali 50.000 tonnellate annue nei prossimi quattro anni.

Il Kenya ha guadagnato 145 milioni di dollari dall’esportazione di un volume di 31.359 tonnellate di caffè nei primi sei mesi dell’anno, con un aumento rispetto ai 139 milioni di dollari ricavati da 27.154 tonnellate in un periodo simile nel 2022, secondo la banca centrale.

Il caffè è uno dei principali produttori di valuta estera del Kenya, oltre al tè e all’orticoltura. [Da Redazione InfoAfrica]

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