di: Redazione | 15 Gennaio 2024
Il Kenya ha appena stanziato 6 miliardi di scellini (circa 38 milioni di dollari) a beneficio dei coltivatori di caffè. Lo ha annunciato Isaac Mwaura, portavoce del governo, specificando che la dotazione sarà implementata attraverso il Coffee cherry advance revolving fund (Ccarf).
Sotto l’amministrazione della Kenya planters’ cooperative union (Kpcu), il fondo è stato istituito nel 2019 per fornire prestiti sostenibili e accessibili ai piccoli coltivatori di caffè, le cui aziende agricole hanno una superficie inferiore a 8 ettari. Secondo il quotidiano locale Capital Fm, questo sostegno finanziario permetterà di aumentare il prezzo di acquisto del chicco presso i produttori: l’obiettivo è garantire un reddito minimo di 80 scellini (0,5 dollari) al chilogrammo, un aumento del 33% rispetto agli attuali 60 scellini (0,37 dollari).
“L’operazione è già in corso nella contea di Makueni e sarà estesa a tutte le 37 contee produttrici di caffè del Paese. Nello specifico, 40 scellini verranno pagati una volta che l’agricoltore avrà trasportato il suo raccolto alla fabbrica e il resto del pagamento gli sarà inviato entro un mese dalla lavorazione” ha detto Makureni. Questo provvedimento fa parte delle varie misure pianificate dal governo per stimolare la produzione di caffè locale e aumentarla entro il 2028 a quasi 260.000 tonnellate, rispetto alle 52.000 tonnellate del 2022.
In Kenya la coltivazione del caffè copre una superficie totale di oltre 100.000 ettari e la catena del valore dei chicchi sostiene, secondo i dati ufficiali, più di 5 milioni di persone. [Da Redazione InfoAfrica]
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