di: Redazione | 7 Marzo 2017
La Commissione keniana di regolamentazione del settore energetico (ERC) ha dato il suo consenso alla costruzione di una centrale a carbone con la capacità di generare 1000 MW nell’area di Lamu, attraverso il respingimento delle obiezioni presentate dai gruppi ambientalisti locali.
A darne notizia sono i media locali, ricordando che il progetto sarà portato avanti dalla società Amu Power e da un consorzio costituito dall’impresa keniana Centum Investments, dall’omanita Gulf Energy e da un gruppo di aziende cinesi (la China Huadian Corporation Power Operation Company, la Sichuan Electric Power Design and Consulting Company e la Sichuan No. 3 Power Construction Company). In base a quel che viene riportato, l’ERC ha esaminato le obiezioni dei gruppi ambientalisti ritenendo che il consorzio incaricato della realizzazione del progetto ha soddisfatto tutti i requisiti ambientali previsti dalla legislazione. Il costo del progetto è di circa 1,5 miliardi di euro, una cifra molto elevata che ha suscitato critiche anche per il livello di indebitamento che necessiterà. Il governo si giustifica sostenendo che l’impianto sarà la più grande centrale dell’Africa orientale, centrale e australe (tranne il Sudafrica) e che contribuirà a un radicale miglioramento della fornitura di energia nel paese. Attualmente la capacità di produzione elettrica in Kenya è pari a 2341 MW: obiettivo del governo è arrivare a 5000 MW entro la fine di quest’anno. [MV]
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