di: Massimo Zaurrini | 23 Settembre 2016
Se l’Africa di oggi è poco conosciuta, l’Africa che verrà, quella dei prossimi 30/50 anni, viene a fatica anche solo immaginata. D’altronde nell’immaginario collettivo l’Africa è un continente sempre uguale a se stesso e da sempre, sin da quel ‘hic sunt leones’ delle cartografie romane, sconosciuto. Diventa difficile quindi immaginare un’Africa urbana. Un’Africa che il prossimo anno, nel 2017 quindi non tra un secolo, avrà più abitanti delle città di Europa e America Latina. Ben 569 milioni di africani vivranno in una città nel 2017, contro i 553 dell’Europa e i 533 dell’America Latina e dei Caraibi. Ma quello delle città è solo uno dei dati che emergono se si decide di andare a guardare i cosiddetti ‘megatrend’ in corso nel continente. Di queste tendenze sono due quelle che maggiormente colpiscono e che, a cascata, guidano i sentieri futuri del continente: demografia e urbanizzazione.
Se entro il 2050 la popolazione africana sfiorerà i 2,5 miliardi di abitanti, per la fine del secolo gli africani saranno quasi 4,5 miliardi, secondo l’ultima revisione delle prospettive demografiche planetarie dell’Onu. Non solo, se nei prossimi decenni molti Paesi africani vedranno la propria popolazione triplicare o quintuplicare, ben 48 Paesi nel mondo subiranno una recessione demografica con decrementi del 15%.
Entro il 2050 un abitante su quattro del pianeta (25%) sarà africano, entro il 2100 gli africani saranno il 39% della popolazione della terra. La popolazione urbana africana triplicherà nei prossimi 50 anni. E la crescita non sarà solo numerica ma anche qualitativa. L’aspettativa di vita, che nel 1900 era di 24 anni, nel 2050 si aggirerà intorno ai 60 anni. è evidente che questi numeri oltrepassano la mera dimensione economica e indicano come l’Africa tornerà a essere, così come al principio dell’avventura umana, un tassello fondamentale del futuro del nostro pianeta e del genere umano.