di: Redazione | 13 Agosto 2018
Il governo di Maputo ha approvato una serie di contratti per l’esplorazione e la produzione di petrolio in cinque aree offshore e un’area onshore in quattro diverse province del Paese, dopo quattro anni di negoziati.
A renderlo noto è stata la portavoce del governo mozambicano, specificando che le aree oggetto delle licenze esplorative sono: A5-A, A5-B e Z5-D al largo di Angoche nella provincia settentrionale di Nampula, la Z5 nel delta del fiume Zambesi tra le province di Sofala e Zambéza e, infine, l’area offshore PT5-C e quella onshore di Mazenga nella provincia meridionale di Inhambane.
In base a quel che viene reso noto, i contratti garantiscono nuove concessioni esplorative a compagnie internazionali come l’italiana ENI, la novergese Equinor, la statunitense ExxonMobil, la britannica Delonex Energy e la sudafricana Sasol nonché alla compagnia statale mozambicana ENH, che partecipa con una quota in partenariato in tutte le aree di concessione a esclusione di Mazenga dove la stessa ENH opera in esclusiva.
I contratti di concessione hanno una durata di otto anni e possono essere estesi di altri 30 anni nel caso vengano individuate risorse petrolifere sfruttabili commercialmente.
Secondo le stime del governo mozambicano, nei primi otto anni di ricerche iniziali si prevedono investimenti complessivi per un valore pari a 825 milioni di dollari.
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