di: Redazione | 4 Maggio 2018
Afonso Dhlakama, storico leader della Renamo che ancora oggi rappresenta il principale partito d’opposizione del Mozambico, è morto ieri all’età di 65 anni a causa di un infarto.
La notizia è stata confermata dai media locali e da fonti interne al partito, dai quali si apprende che il decesso sarebbe avvenuto mentre Dhlakama stava per essere trasportato a bordo di un elicottero dal suo rifugio nelle montagne di Gorongosa verso un vicino ospedale per essere sottoposto a un trattamento medico d’urgenza.
Dhlakama ha guidato la Renamo per 39 anni, prima come movimento di guerriglia armato protagonista della guerra civile combattuta dal 1976 al 1992 contro il Frelimo, poi come leader politico di un partito che, secondo alcuni commentatori, nasconde ancora oggi guerriglieri al suo interno.
A causa di una serie di sporadici scontri nel Paese, dal 2013 Dhlakama si era rifugiato nella regione montagnosa di Gorongosa. Recentemente aveva avuto numerosi incontri con il Presidente del Paese Filipe Nyusi e si stava lavorando ad un nuovo accordo di pace.
L’ultimo faccia a faccia con il Capo di Stato mozambicano risale a pochi mesi fa proprio nella regione di Gorongosa.
I due leader si erano accordati per procedere ad una riforma costituzionale che avrebbe decentralizzato i poteri garantendo così alla Renamo di poter governare nelle aree di maggiore influenza del Paese. In cambio della consegna delle armi da parte dei ribelli, si era trovato l’accordo anche per reintegrare i militari del movimento d’opposizione all’interno dell’esercito nazionale.
Dhlakama si è presentato in numerose occasioni come candidato Presidente alle elezioni, ma non è mai riuscito ad ottenere la maggioranza.
“Sono il portavoce dei poveri”, aveva detto il leader della Renamo dopo la sconfitta del 2014.
Le prossime elezioni municipali in Mozambico, le prime in assoluto a svolgersi nel Paese per eleggere direttamente i rappresentanti delle amministrazioni locali, si terranno il prossimo ottobre.
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