di: Redazione | 25 Gennaio 2017
“Ajira” – occupazione in lingua swahili – è il nome del programma di formazione che promette a un milione di giovani keniani di poter trovare lavoro nel settore digitale.
Il piano ambizioso è stato lanciato dal governo di Nairobi nell’ottica di trasformare il Paese in un protagonista dell’innovazione digitale in Africa e di fare della gioventù una generazione di esperti dell’online .
Attraverso “Ajira”, saranno inviati esperti di tecnologia dell’informazione e della comunicazione (Tic/Ict) attraverso il Paese per formare i giovani. I partecipanti avranno una connessione wi-fi gratuita e potranno iscrivesti attraverso una piattaforma online.
La disoccupazione dei giovani in Kenya è molto più alta rispetto ai vicini Tanzania e Uganda (il 17% contro il 5,5 e il 6,8%, rispettivamente), ma la penetrazione di Internet è elevata, dell’85,3%, molto al di sopra della media continentale.
“Le aziende stanno offrendo sempre più lavori online perché è comodo e consente di risparmiare costi” ha sottolineato il ministro dell’Informazione, della Comunicazione e della Tecnologia, Joe Mucheru. Secondo il governo di Nairobi, circa 40.000 keniani hanno ottenuto un lavoro online, ad esempio attraverso piattaforme come KuHustle e Amazon Mechanical Turk. [CC]
Il piano ambizioso è stato lanciato dal governo di Nairobi nell’ottica di trasformare il Paese in un protagonista dell’innovazione digitale in Africa e di fare della gioventù una generazione di esperti dell’online .
Attraverso “Ajira”, saranno inviati esperti di tecnologia dell’informazione e della comunicazione (Tic/Ict) attraverso il Paese per formare i giovani. I partecipanti avranno una connessione wi-fi gratuita e potranno iscrivesti attraverso una piattaforma online.
La disoccupazione dei giovani in Kenya è molto più alta rispetto ai vicini Tanzania e Uganda (il 17% contro il 5,5 e il 6,8%, rispettivamente), ma la penetrazione di Internet è elevata, dell’85,3%, molto al di sopra della media continentale.
“Le aziende stanno offrendo sempre più lavori online perché è comodo e consente di risparmiare costi” ha sottolineato il ministro dell’Informazione, della Comunicazione e della Tecnologia, Joe Mucheru. Secondo il governo di Nairobi, circa 40.000 keniani hanno ottenuto un lavoro online, ad esempio attraverso piattaforme come KuHustle e Amazon Mechanical Turk. [CC]
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