di: Redazione | 7 Agosto 2019
Il Niger perde ogni anno 100.000 ettari di terre coltivabili a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici, unite agli effetti della crescita demografica e dell’aumento dell’occupazione del territorio.
Lo ha deplorato il ministro dell’Ambiente ad interim, Mamane Wazir, in occasione di un incontro presso il suo ministero a Niamey.
In particolare, il tasso di natalità particolarmente elevato in Niger (7,6 figli per ogni donna) non trova corrispettivo nell’aumento della produzione agricola – che cresce a un ritmo del 2,5% all’anno – nel Paese in gran parte desertico.
Con l’intento di contrastare questa situazione, il ministro ad interim ha annunciato un piano per istaurare ogni anno 213.000 ettari di terre coltivabili nell’ambito di documenti strategici, tra cui il Quadro strategico di gestione sostenibile delle terre, l’iniziativa 3N, il programma per lo sviluppo dei prodotti forestali, la gestione sostenibile delle terre e dell’acqua e la gestione dell’ambiente.
L’agricoltura è il settore più importante dell’economia nazionale e rappresenta il 40% del Pil.
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