di: Massimo Zaurrini | 19 Aprile 2016
Questo numero di ‘Africa e Affari’ è dedicato alla cooperazione allo sviluppo e in particolare agli effetti della
riforma legislativa approvata quasi due anni fa. Innegabile è il ruolo della cooperazione come parte qualificante della politica estera, ma l’Italia ha finora usato soltanto una parte del potenziale a sua disposizione. Per certi versi è come se in Africa ci fossero state due Italie: una dedicata ai progetti
di sviluppo che ha percorso almeno in parte sentieri tracciati da oltre un secolo dalle congregazioni missionarie; e un’altra rappresentata dalle aziende, che in ordine sparso e al di fuori di logiche
di sistema ha affrontato mercati complessi, tornando a volte vittoriosa, altre volte sconfitta, in ogni caso registrando grandi difficoltà a creare un sistema di presenza. La riforma della cooperazione, incanalando i tanti sforzi dedicati al continente, potrebbe aprire un varco verso la creazione e il rafforzamento di logiche di azioni integrate, in cui le imprese, le banche, le istituzioni, il mondo universitario, le Ong e i partner locali possano finalmente dialogare e operare per il raggiungimento di fini comuni.
Questo numero è anche dedicato al recente viaggio di Sergio Mattarella in Africa, il primo del capo dello Stato italiano nella regione subsahariana.
Un viaggio che lo ha portato in Etiopia e in Camerun e che rafforza la percezione ormai evidente di un
interesse rinnovato, anzi inedito, dell’Italia nei confronti del continente.
Dopo i viaggi di Matteo Renzi, quelli di Mattarella hanno sancito un nuovo asse di interesse della politica estera italiana. L’Africa c’è e va di moda. Dobbiamo però ricordare che resta un continente complesso, dove le aziende devono andare ma devono andare preparate e informate. In Africa si va, ma non ‘a naso’.
Ulteriore punto di questo editoriale riguarda l’imminente vertice ministeriale Italia-Africa che sarà aperto il prossimo 18 maggio a Roma proprio dal presidente della Repubblica. Il vertice sarà un appuntamento importante e consentirà all’Italia di mostrarsi ancora di più all’attenzione dei dirigenti africani. Mattarella è stato accolto con entusiasmo e gioia sia in Etiopia sia in Camerun. E la sua visita è stata occasione per la firma di accordi. L’appuntamento di maggio, per le stesse ragioni, diventa momento da non sottovalutare e in grado di aprire spazi di collaborazione utili al mondo delle imprese, anche piccole e medie.
Chiudiamo con una nota culturale. Anche quest’anno Internationalia, il gruppo che edita questa rivista a cui fa capo l’agenzia di stampa InfoAfrica, sosterrà l’organizzazione del Roma Africa Film Festival. L’appuntamento per tutti gli appassionati di cinema e di Africa è alla Casa del Cinema di Villa Borghese dal 13 al 16 luglio.