di: Redazione | 23 Novembre 2016
La creazione di un parco industriale di 500 ettari dedicato alla trasformazione del pellame per farne uno dei settori chiave dell’industria nazionale è stata annunciata dal governo di Nairobi.
La prima fase del progetto, che comprende vari studi di fattibilità, è già stata realizzata ad un costo di 5,7 milioni di dollari, mentre l’investimento globale è stimato in 164 milioni di dollari. Il governo ha anche già pubblicato un bando per la costruzione di uno stabilimento di trattamento delle acque, del costo di 9,6 milioni di dollari. All’entusiasmo del governo fa da controparte la riserva degli operatori del settore, che puntano il dito contro l’attuale legislazione che non protegge i produttori nazionali dalla concorrenza del cuoio importato.
Attualmente, le 14 concerie esistenti in Kenya lavorerebbero al 40% delle loro capacità a causa delle difficoltà a reperire la materia prima e sono costretti ad importare dai Paesi vicini. Gli operatori ricordano un precedente piano governativo, del 2012, che aiutò ad aprire 6 mini concerie, che oggi però lavorano al di sotto del 15% delle proprie capacità.
La vicina Etiopia ha un’industria conciaria ben consolidata ed è diventata in pochi anni leader nel settore nella regione. [CC]© Riproduzione riservata
Per approfondire: