di: Redazione | 22 Gennaio 2019
“La visita del primo ministro Abiy Ahmed a Roma è un segno della volontà di entrambi i paesi di dare seguito alla mia visita dello scorso ottobre e a quella del Vice Ministro Del Re di dicembre”: così il ha detto ieri il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, incontrando la stampa dopo l’incontro e il pranzo con il primo ministro etiopico Abiy Ahmed, arrivato domenica per una visita lampo a Roma che dopo Palazzo Chigi lo ha visto recarsi in Vaticano dal Papa e poi partire alla volta di Davos, in Svizzera.
Il presidente Conte ha inoltre ricordato il suo viaggio in Etiopia ed Eritrea a ottobre e la visita del presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed Farmajo a novembre a Roma.
Parlando alla stampa, Abiy e Conte hanno entrambi rilasciato dichiarazioni relative alle buone relazioni tra i due paesi e i due governi.
Unico riferimento ad accordi concreti quello relativo al fatto che l’Italia finanzierà “al 100%” lo studio di fattibilità della ferrovia che collegherà Addis Abeba con il porto eritreo di Massawa; con l’Italia, ha sottolineato Conte, che si impegnerà a “identificare anche le fonti di finanziamento migliori, sia a livello nazionale che internazionale, con le quali procedere alla realizzazione dell’infrastruttura” una volta terminato lo studio di fattibilità.
Il Presidente del Consiglio italiano è tornato poi sulle relazioni tra l’Italia e l’Africa.
“L’Italia non vuole agire da sola, ma in contatto diretto con i paesi africani e con quelli europei, spingendo l’UE a pensare e ripensare le proprie strategie per favorire lo sviluppo sociale ed economico del Continente” ha detto Conte, il quale ha poi annunciato non meglio precisate misure per sostenere “il processo di riconciliazione nazionale e regionale” avviato dall’Etiopia. “Noi vogliamo stabilizzare il Corno d’Africa e per questo ci rimettiamo al ruolo di leadership e di visione del governo Ahmed” ha detto ancora il presidente del Consiglio italiano.
© Riproduzione riservata
Per approfondire: