Site icon Africa e Affari

Scambio di accuse tra Etiopia ed Eritrea per combattimenti al confine

di: Redazione | 14 Giugno 2016

ERITREA/ETIOPIA – I governi di Eritrea ed Etiopia si accusano a vicenda di aver dato il via agli intensi combattimenti avvenuti domenica e lunedì lungo la zona centro-orientale della frontiera. In un comunicato diffuso questa mattina il ministero dell’Informazione eritreo  scrive che “l’attacco lanciato sul fronte centrale di Tsorona dal governo del Tplf (Tigray People Liberation Front, uno dei quattro partiti che formano la coalizione al governo in Etiopia, ndr) è stato respinto e le truppe del TPLF hanno sostenuto pesanti perdite”. Asmara annuncia poi la pubblicazione di maggiori e più dettagliate informazioni su quanto accaduto. In una nota diffusa ieri sera dall’Ufficio della Comunicazione del governo etiope si sostiene, invece, che l’esercito etiope “ha avviato una ritorsione dopo aver respinto il tentativo di attacco del governo eritreo avvenuto Domenica 12 giugno mattina sul fronte di Tsorona”. Secondo la risposta ufficiale di Addis Abeba la reazione dell’esercito etiopico sarebbe stata “proporzionata”, consentendo comunque di “annientare” le forze protagoniste dell’attacco. Tra le voci ufficiali vanno registrate anche le parole dette dal portavoce del governo etiope, Getachew Reda, parlando con la stampa internazionale. Secondo Reda, che ha parlato con l’agenzia Afp, “vi sono state perdite significative da entrambe le parti, ma soprattutto da lato eritreo”. Reda ha poi confermato che quanto accaduto nel fine settimana rappresenta lo scontro militare “più grave” tra i due paesi  registrato negli ultimi anni. In realtà, a quasi 48 ore dai fatti, sono estremamente scarse le informazioni chiare e indipendenti provenienti da un’area fortemente militarizzata su entrambi i fronti. Secondo una ricostruzione ritenuta credibile e riportata da varie fonti locali, prevalentemente etiopi, i combattimenti di domenica sarebbero iniziati dopo la diserzione di un piccolo reparto di soldati eritrei, che ha oltrepassato il confine entrando in Etiopia proprio nella zona di Tsorona. I primi intensi scambi di colpi di arma da fuoco avrebbero quindi interessato l’esercito eritreo che stava inseguendo i fuggitivi e i giovani disertori, sostenuti nella loro fuga da elementi armati dell’opposizione eritrea presenti in territorio etiopico. Secondo questa ricostruzione, solo intorno alle 5 del mattino, l’Esercito etiope sarebbe intervenuto nell’area degli scontri prendendo l’iniziativa. Gli scontri tra i due eserciti regolari sarebbero poi proseguiti fino al pomeriggio di ieri, con sconfinamenti di truppe di entrambe le parti e controffensive che si sono susseguite per ore. Entrambi i paesi hanno fatto sapere di aver aumentato il livello di allerta militare nelle zone di confine.
© Riproduzione riservata
Per approfondire:

 

Exit mobile version