di: Redazione | 12 Maggio 2022
L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), il governo dei Paesi Bassi e quello del Sud Sudan hanno lanciato un nuovo progetto per rispondere alle preoccupazioni relative ai cambiamenti climatici nello Stato di Jonglei, nel Sud Sudan. Il progetto, che durerà quattro anni, mira a rafforzare la capacità del governo di sviluppare sistemi di allarme e infrastrutture resilienti al clima per ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici.
Secondo l’Oim, la fase iniziale del progetto fornirà alle comunità locali, al governo e ai partner dati idrologici rilevanti e rafforzerà le capacità locali per mitigare il rischio di alluvioni. La fase finale includerà lo sviluppo mirato delle infrastrutture per proteggere la popolazione dalle inondazioni.
Secondo i dati forniti oltre 100.000 persone nella città di Bor e dintorni beneficeranno del progetto pilota intrapreso dall’Oim e dai partner locali, comprese le comunità indigene, in stretta collaborazione con la società civile. Bor, nello Stato di Jonglei, in Sud Sudan, è tra le aree più colpite dalle inondazioni nel Paese.
I recenti disastri meteorologici e climatici hanno provocato un pesante carico di vittime, provocando lo sfollamento di oltre 500.000 persone nel solo 2021. Il progetto rafforzerà la base di conoscenza sulla vulnerabilità delle comunità ai rischi legati ai disastri e rafforzerà le capacità per una risposta efficace della comunità agli shock climatici attraverso meccanismi partecipativi di gestione del rischio di catastrofi e sistemi di allerta precoce. Migliorerà inoltre la resilienza agli shock legati al clima attraverso interventi infrastrutturali strategici in località mirate. [Da Redazione InfoAfrica]© Riproduzione riservata
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