di: Redazione | 21 Ottobre 2014
SUDAFRICA -Pretoria punta sugli idrocarburi: il presidente Jacob Zuma ha dichiarato oggi di aspettarsi, entro 10 anni, l’apertura di almeno dieci pozzi esplorativi. L’obiettivo finale è quello di arrivare – in due decenni – a una produzione di 300 mila barili al giorno.
Pur ricordando che esiste “un’incertezza significativa” sull’ammontare dei giacimenti sudafricani, Zuma ha spiegato che nove miliardi di barili di petrolio ammonterebbero a 40 anni di consumi sudafricani, mentre i depositi di gas – stimati nell’equivalente di 11 miliardi di barili, ‘varrebbero’ 375 anni di consumi.
Perché questo potenziale possa concretizzarsi, ha però precisato Zuma, servono innanzitutto “chiarezza e stabilità nella cornice legislativa (…) che assicuri una situazione in cui siano vincenti sia il governo che l’industria e la società”.
Queste parole sono state lette dalla stampa come un riferimento alla proposta di legge approvata a marzo dal parlamento: se entrasse in vigore, lo Stato avrebbe gratuitamente diritto a una quota del 20% in ogni nuovo progetto e potrebbe acquistare il resto a un prezzo definito ‘concordato’. Quesyta possibilità ha destato la preoccupazione di molte compagnie del settore e Zuma non ha ancora firmato la proposta.
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