di: Redazione | 5 Novembre 2014
Il presidente ad interim dello Zambia, Guy Scott, e il ministro Edgar Lungu (che detiene portafogli della giustizia e della Difesa) sono stati protagonisti nelle ultime ore di uno scontro che molti commentatori collegano alla lotta per la successione al presidente Michael Sata, morto la scorsa settimana.
L’evento scatenante è stata la decisione presa da Scott di revocare a Lungu l’incarico di segretario generale del partito di governo Patriotic front. “Insulti la nostra cultura”, sarebbe stata la risposta di Lungu a Scott, bianco di origine scozzese ma nato in Zambia. All’annuncio sono anche seguite proteste di sostenitori del ministro, scesi in strada nella capitale Lusaka armati di pietre e machete: la polizia ha dovuto disperdere i dimostranti sparando lacrimogeni. Anche questo è stato probabilmente uno degli elementi che hanno spinto Scott a revocare il provvedimento.
Scott e Lungu sono considerati rivali nel partito, anche se il capo provvisorio dello Stato non potrà candidarsi alle elezioni in quanto figlio di stranieri. Alcuni retroscena, come quelli della testata Zambia Reports, lo considerano però parte di un ‘cartello’ intenzionato a imporre un candidato alternativo a Lungu.