di: Redazione | 8 Marzo 2019
Gemellaggi e programmi per la condivisione di esperienze tra organizzazioni africane ed europee dedicate all’agricoltura; una piattaforma per collegare il settore privato europeo con quello africano; la creazione di Innovation Hubs a sostegno degli imprenditori agricoli e del settore agroalimentare in Africa. Sono questi i primi progetti che la Commissione europea implementerà rispondendo alle raccomandazioni contenute nel rapporto finale reso pubblico ieri della Task Force for Rural Africa.
Avviata a maggio dello scorso, la Task Force ha visto unire le forze esperti africani ed europei con l’obiettivo di individuare strade per una più proficua cooperazione tra Europa ed Africa nel settore agricolo. Un settore strategico e decisivo per il futuro del continente africano anche in considerazione della forza lavoro che impiega e delle rimesse che è in grado di generare oltre che degli effetti che ha in termini di sicurezza alimentare rispetto a una popolazione in forte crescita demografica.
Secondo le raccomandazioni fatte proprie dagli autori del rapporto che per due giorni hanno illustrato il lavoro svolto e i risultati cui si è pervenuti, Africa e Unione Europea dovrebbero sviluppare una partnership in grado di operare su tre livelli: people to people, business to business, e government to government. Un dialogo multilaterale e a più livelli che parta localmente e che renda possibili più strette connessioni tra le società, le imprese e i governi di Africa ed Europa.
Tra le misure annunciate, la Commissione europea – nell’ambito dell’Africa-Europe Alliance for Sustainable Investment and Jobs, l’iniziativa voluta nel 2018 dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker – ha riferito di aver avviato un progetto pilota in materia di formazione del valore di 5 milioni di euro e di aver previsto fondi addizionali per progetti di gemellaggio da destinare a organizzazioni rurali femminili.
Il rapporto, come hanno sottolineato il commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, e la Commissaria dell’Unione Africana all’Economia rurale, Josefa Sacko, è una pietra miliare lungo la strada per una maggiore cooperazione nel settore agroalimentare e identifica quattro aree di azione nel medio e lungo termine: creazione di lavoro, azione sul clima, trasformazione sostenibile dell’agricoltura africana, sviluppo di un’industria alimentare africana e di mercati africani.
“Il rapporto della Task Force – ha detto Josefa Sacko – riconosce che Africa ed Europa sono partner globali di uguale rilievo. E dimostra che i contadini e l’industria agroalimentare devono lavorare mano nella mano per cogliere le nuove opportunità che saranno offerte della nuova Area di libero scambio del continente africano e per costruire insieme quei mercati regionali necessari all’Africa per la propria sicurezza alimentare nel lungo termine”.
Questo rinnovato interesse per una cooperazione in campo agricolo dai toni nuovi è stato ribadito dal commissario europeo Phil Hogan, il quale ha poi sottolineato come tra le raccomandazioni del rapporto c’è quella di spingere gli investimenti pubblici e privati, condividere esperienze e competenze, rafforzare la cooperazione”.
Per il commissario europeo allo Sviluppo internazionale e alla cooperazione, Neven Mimica, quello di ieri è stato “un giorno molto importante nell’ambito dell’Africa-Europe Alliance”. Adesso, ha aggiunto, “dipende da noi lavorare insieme per portare avanti le preziose raccomandazioni della Task Force e individuare soluzioni che possano consentire di raggiungere i risultati attesi ovvero una trasformazione rurale positiva, e un settore agricolo e agroalimentare inclusivo e sostenibile”.