di: Redazione | 9 Settembre 2021
Una nazione a forte vocazione agricola, un tempo considerata il granaio dell’Africa meridionale, punta a rilanciare il suo settore primario e cerca in Italia alleanze strategiche per fare crescere produzione ed export. Non a caso lo Zimbabwe è tra i protagonisti della fiera Macfrut, evento di riferimento per tutti i professionisti del settore ortofrutticolo, che si tiene in questi giorni nel capoluogo romagnolo.
Il settore agricolo in Zimbabwe, grazie anche alla grande abbondanza di terra coltivabile, è da sempre uno delle voci più importanti dell’economia: rappresenta il 14 % del PIL del Paese, vale il 40% dell’export e impiega 70% della manodopera. I prodotti principali sono: tabacco, mais, canna da zucchero, caffè, tè, olio di semi, ai quali si affiancano mirtilli, fragole, pesche, aglio, zenzero, peperoncino, senza contare il settore floreale delle rose (nei pressi della capitale Harare, tra l’aeroporto e il sobborgo di Epworth, l’aria profuma grazie alle migliaia di boccioli, pronti per essere esportati in Olanda).
Le nuove strategie del Governo in supporto del settore agricolo sono orientate verso un migliore accesso al credito, la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, un maggiore stimolo della competitività delle aziende e, non ultimo, la protezione dell’ambiente per garantire la sostenibilità del settore. Tutto ciò con l’obbiettivo di raggiungere entro il 2025, 8,2 miliardi di dollari di fatturato.
Proprio in occasione di questo rilancio del settore agricolo, lo Zimbabwe parte quest’anno, per la prima volta, alla fiera Macfrut di Rimini, che si tiene in questi giorni nella nota città romagnola. “La partecipazione dello Zimbabwe alla fiera Macfrut con un proprio stand è una grande testimonianza dei buoni rapporti e della crescente collaborazione tra i due paesi, frutto del lavoro e dell’impegno di tutti i partner”, fa sapere l’addetto commerciale dell’Ambasciata d’Italia ad Harare che ha attivamente sostenuto l’iniziativa.
La Responsabile Ufficio Internazionale di Macfrut, Valentina Piraccini, informa che l’Italia, produttore mondiale di frutta e verdura e leader nella tecnologia e nel packaging, può giocare un ruolo importante nell’incremento del business delle piccole aziende africane che operano in questi settori. Macfrut rappresenta il fulcro di questo processo, essendo l’unica fiera di filiera che dedica un intero padiglione all’Africa subsahariana.
È una grande opportunità di crescita e sviluppo per le aziende italiane ed europee che operano in tutti i settori della filiera: dalle tecnologie alle sementi, passando per la vendita di prodotti di alta qualità voluta dalle classi medio-alte, in aumento soprattutto nei centri urbani più grandi. Di questo è convinta ZIMITA, un’associazione italo-zimbabwana che si occupa della promozione del commercio tra i due Paesi, ma anche della cultura e del turismo.
Confindustria Assafrica & Mediterraneo avrà un ruolo fondamentale nella promozione degli scambi tra i due Paesi anche perché vanta una lunga collaborazione con Macfrut, la più importante Fiera italiana e internazionale di filiera dell’ortofrutta, che da quest’anno si arricchisce con Fieravicola, la Fiera internazionale del settore avicolo. «Consideriamo Macfrut un’iniziativa di primo piano per il settore agroalimentare internazionale, che mette in luce il know-how dell’industria italiana, leader riconosciuta nel mondo in diverse fasi della filiera», afferma la direttrice generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Letizia Pizzi ricordando i numerosi incontri online organizzati dall’Associazione con il coinvolgimento della diplomazia economica. «Da questi fruttuosi è nato anche un evento dedicato allo Zimbabwe e al settore dell’agribusiness del Paese. L’agricoltura, infatti, è la spina dorsale dell’economia dello Zimbabwe in quanto ha il potenziale per contribuire alla crescita del 20% del PIL della nazione e rappresenta il sostentamento del 67% della popolazione».
E’ importante sottolineare che lo Zimbabwe partecipa a MacFrut con protagonisti di rilievo, come ZimTrade, l’organizzazione nazionale che si occupa di sviluppo e promozione del commercio internazionale dello Zimbabwe, creata nel 1991 attraverso una joint venture tra settore privato del paese ed il Governo dello Zimbabwe, con il mandato di rivitalizzare l’export del Paese. Zimtrade, porterà a Rimini tre aziende del paese africano specializzate in orticultura, delle quali due sono produttori ed una erogatrice di servizi per il settore agricolo: Procitru, azienda agricola della capitale Harare; Farm Bay, azienda ortofrutticola a conduzione femminile e Murimi 24/7, fondata da un giovane imprenditore.
Lo Zimbabwe esporta già i propri prodotti agricoli in Olanda, Regno Unito, Belgio, Irlanda, Francia e Sudafrica, ma con i nuovi prodotti emergenti, quali avocado, mirtilli, pesche e ananas, vorrebbe trovare nell’Italia un nuovo mercato. [Da Redazione Africa Rivista] © Riproduzione riservata